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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

La sedia di Vittorio

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La sedia di Vittorio Vorrei parlarti, vorrei entrare di nuovo da quella serratura e sentirmi accolto come dal primo momento, io, accatastatore di parole, piacevolmente perso nell’abbraccio delle tue idee, del tuo affetto, della tua intelligenza. Poche volte, come con te, ho sentito superato il muro della differenza, la conta del denaro, il tempo della reciproca conoscenza. Poche volte, come con te, ho potuto condividere la centralità del pensiero, della fantasia, della volontà del fare: dopo un solo minuto mi sono sentito e ritrovato amico di vecchia data. Tutta Firenze dovrebbe essere a lutto, il mondo dovrebbe fermarsi dal correre a vuoto per conoscerti anche solo attraverso il nostro vivo ricordo. Ma noi, amico mio, possiamo solo proteggere e condividere questa lacrima sul sorriso di chi è  consapevole del dono di averti incontrato, del privilegio  di aver condiviso il tuo abbraccio, il tuo vivid...