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La fiamma di Gomel - 2015

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Lentamente , mentre alcune strisce dell’autostrada scompaiono lasciando il posto al pensiero degli incontri e alla stanchezza, facciamo fagotto dei nostri bagagli, dei nostri pensieri e dei residui nel cuore e ci perdiamo in queste strade dentro di noi. Le note ci uniscono e creano il contatto con quegli occhi spersi, a volte sorridenti nonostante tutto, e le mani fanno cosi meno fatica ad incontrarsi ed accarezzarsi. E’ come un ballo che cambia tempo ed armonia continuamente ed è bello che queste danze spesso ci avvicinino non solo con i bambini… La fatica più grande la portiamo con noi perché ogni altra viene ripagata senza nulla chiedere … Ripassiamo sul terreno arato nel tempo e scopriamo i fiori e le piante cresciuti dalle carezze passate, e incontriamo nuovi terreni, spesso inaspettati, meravigliosamente bisognosi di cure ma incredibilmente accoglienti e pieni di colori. A volte  non sembra di meritar

Gaza, Palestina, maggio 2017

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"...se siamo nati per diventare adulti come tutti gli altri, le idee precostituite si dispongono facilmente nella nostra testa, a mano mano che si cresce. Ma se noi siamo nati per svolgere un lavoro particolare, che richiede di osservare bene il mondo che ci circonda, le cose non sono più così facili. Le idee precostituite si rifiutano di rimanere nella nostra testa..." (M.Druon) Al secondo giorno di missione già sembra aver vissuto un'altra vita, un bagaglio di nuove esperienze, incontri, emozioni, conoscenze come se fossero stati 5-6 anni della vita quotidiana normale. La stanchezza é tanta, anche se le persone attorno mi chiedono "ma non ti fermi mai"? "Facciamo una pausa"?...... anche quelli che hanno 20-30 anni meno di me. Ma io seppur non voglio strafare e voglio stare bene, non voglio buttare via nulla, non voglio sprecare tempo. Ci pensa già la nostra società a farci correre tutti i giorni per molte cose di poca importanza e valore, qu

18 giugno 2017 primo turno a oncoematologia del Meyer con lo sguardo di Filippo

Sarei portato a dire qualcosa di personale su questo primo incontro assieme a Ivana a oncoematologia, ma capisco che non è questo il luogo.  Certo posso dire che entrare in reparto con questo ruolo dopo le esperienze passate con tanti ragazzi non è passato inosservato al mio cuore. La vicinanza di Anna e Antonio nell’accompagnarci in questa prima avventura è stato fondamentale e ha dato sicurezza e tranquillità. Dopo alcuni primi incontri e  giochi con i palloncini nella sale di aspetto antistanti, va detto che l’inizio non è stato dei più facili in quanto, a nostra insaputa, oggi in reparto era previsto uno spettacolo organizzato da alcune associazioni, per cui i bambini erano presi da questa iniziativa. Ci siamo dedicati con Ivana a intrattenere un po’ di bambini nell’attesa e poi abbiamo dovuto lasciare il campo a questa iniziativa. Come spesso succede, in una situazione che sembrava chiusa e che rendesse inutile la nostra presenza ecco arrivare Anna che ci presenta le nece

Raduno ABC Novembre 2014

Oggi è un brutto giorno per me, perché fra un po' ci sarà un vuoto ancora più grande e non colmabile.... ed è per questo che gli abbracci e i sorrisi di alcuni bambini e genitori sono il regalo più grande che posiamo ricevere per andare avanti.... ancora meglio se c'è un naso rosso "non posticcio" accanto a noi....... Un anno fa in occasione del Raduno dell'anno scorso abbiamo iniziato un percorso assieme: il raduno, le riunioni, i primi turni, le Bielorussia ... e quante altre belle cose.... la cosa bella è stata la naturalezza del fare le cose e dell'incontrarsi, un incontro fatto di abbracci, di emozioni e del "fare" assieme; un viaggio dove ogni meta diventa un nuovo punto di partenza per diventare ogni volta più "ricchi". Sembra passato tanto tempo, eppure è solo un anno e di cose ne sono passate sotto i ponti, abbiamo fatto anche il primo corso di Mi Illumino!!.... Così quest'anno abbiamo condiviso in molti di più del

Report 8 giugno 2019

Ringraziando Gomitolo per il turno assieme, voglio aggiungere solo 2 cose. Intanto non era cosi tanto che mancava un turno assieme perché fortunatamente avevamo fatto anche dei turni in chirurgia pediatrica dove il lavoro di integrazione e affiancamento aveva funzionato in modo naturale, in una situazione dove ero io più spaesato e Gomitolo ormai una esperta. Poi volevo sottolineare un altro momento "magico" vissuto in psichiatria e descritto da Gomitolo: quando ci siamo indirizzati verso la sala pranzo siamo riusciti a raggruppare un po' di pazienti ed abbiamo deciso di provare a lavorare con la musica e il ritmo, così come feci 2 turni prima con il solo St.  Non è stato semplice date le condizioni di alcuni e poi L. a un certo punto ha deciso di inserirci anche il canto (appassionato dei Pink Floid) ma, abbastanza velocemente, abbiamo trovato un ritmo e un'armonia comune a partire dagli spunti e attitudini di ognuno. Poi L. ha fatto presente che era i

REPORT 23 marzo 2019, sorrisi sulle ali di Peter Pan....

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Non cercate di capire i conti fatti da Pan sull'età dei bambini, sarebbe tempo perso... ma fatemi sottolineare una cosa dal profondo del cuore: quando si uniscono la magia del reciproco ascolto, della complicità, del gioco, dell'impegno a sacrificare mezz'ora per lavorare più tranquillamente in reparto e magari ci si aggiunge un po' di tecnica... Voilà ... allora davvero la magia del naso rosso fa bingo. Certo la cosa più importante è quella simbiosi che naturalmente, come se avessimo fatto turni assieme tutte le settimane, è scattata appena siamo entrati nella stanze ed in quella di pediatria in particolare. Come abbiamo detto tante volte gli adulti possono ridere per compiacenza, per educazione, per apprezzamento della buona volontà: i bambini se ridono vuol dire che si stanno divertendo veramente e se lo fanno "a singhiozzo" vuol dire che sono entrati in quel magico mondo del gioco e dei sorrisi, che per qualche attimo rende più sopportabile,