Maschere

NEL 1981 ERO UN RAGAZZINO MA VEDENDO QUESTO VIDEO E LE TANTE NOTIZIE SIMILI MI SENTO ANCORA IN LINEA CON I PENSIERI DI QUELL'ADOLESCENTE..... 

DA QUI E' NATA LA FRASE "FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE"?.... IO NON SCENDO MA L'INDIFFERENZA E' FORSE LA MALATTIA PIU' GRAVE DI QUESTO SECOLO, NON CI INDIGNANO PIU' DI NULLA, CI FACCIAMO PASSARE SOPRA TUTTO.... UN PO' COME LA COTTURA LENTA DELLA RANA.... 

 CRITICHIAMO TANTO I NOSTRI RAGAZZI CHE STANNO TROPPO TEMPO DAVANTI LA PLAYSTATION E POI ASSISTIAMO AL NOSTRO QUOTIDIANO COME FANNO LORO DI FRONTE AL VIDEOGIOCO.... 

MA NON E' UN VIDEOGIOCO..... 


Passeggiavo per le vie del centro quando vidi un uomo senza naso; lì per lì, stupito, pensai ad una malformazione, a un incidente, ma ... rimasi ancor più interdetto quando notai che non aveva neppure le fessure delle narici!

Confesso che mi veniva anche da ridere e mentre gli passavo accanto e trattenni uno starnuto nel timore di poterlo offendere! Il fatto non mi colpì più di tanto e non mi sarebbe certamente tornato in mente, se di lì a qualche giorno non avessi incontrato un ragazzo ed una ragazza senza naso e senza orecchie! "Ma che scherzi non questi"! - pensai quasi indispettito - "deve esserci certamente una spiegazione, magari qualche trucco per un nuovo lancio pubblicitario!... Mah?!...".

La cosa che più mi stupì fu che questi due ragazzi parlavano fra di loro,... sembravano parlare... e lei teneva fra le dita un piccolo boccio di rosa che di tanto in tanto avvicinava al viso come per annusarlo! Forse si capivano dal movimento delle labbra!?... o sapevano e intuivano quello che l'altro gli stava dicendo?... Questa volta, sotto choc per quello che avevo visto, rimasi immobile accanto ad un semaforo quando si avvicinò un signore distinto, con gli occhiali scuri, che mi chiese una indicazione: ma proprio mentre stavo per spiegargli la strada, questi prese un fazzoletto e, sempre seguendo ciò che stavo dicendo, si tolse gli occhiali come per pulirli e... no!... non era possibile: non aveva gli occhi, neppure l'infossatura o un minimo segno! Mi voltai di scatto e, senza dire niente, salii sul primo autobus che incontrai stracolmo come sempre di persone.

Fu allora che l'incubo raggiunse il suo culmine: facce totalmente piatte, senza bocca, senza occhi, orecchie... volti senza nessuna espressione, quasi fossero dei manichini o silhouette di De Chirico.

Ognuno teneva in mano un giornale, sfogliava nervosamente un libro, ascoltava la radio, un walkman... D'improvviso sentii girare la testa e per qualche istante suppongo di esser caduto svenuto. Quando tornai in me, vidi che nessuno mi aveva aiutato perché in realtà nessuno mi aveva notato: benché queste "teste d'uovo" riuscissero a comunicare fra di loro non erano riusciti ad accorgersi del mio problema. Allora capii che, se provavo ad imitarli, a compiere i gesti che normalmente si fanno su un tram, anch'io ero visto e sentito, ma se provavo a dissimulare un problema o un dolore, o ad improvvisare qualcosa di nuovo, nessuno riusciva a notarmi e tornavo per loro invisibile.

Scesi allora dal bus della normalità protendendo la mia mano verso il vuoto della città.

  Paolo,  Novembre 1981



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