"meno male che siete arrivati!!...”

Arrivo agli armadietti presto, mi preparo, il naso rosso dipinto sul naso, un’accordata alla chitarra e poco dopo un po’ intravedo arrivare in fondo al corridoio una bella donna, con aria simpatica e intelligente, un bel sorriso…..è una clown di M’illumino!!!!!........ E’ Onda che stava andando a prendersi un’insolazione per sistemare il giardino!!!!!................  poi arriva anche Arancina… ;-)

Un abbraccetto di incoraggiamento, ci accordiamo con il flauto con un inno alla gioia un po’ stile “brexit” – funebre e ci dirigiamo verso una sala prelievi gremita: non facciamo in tempo ad entrare e interrompiamo il “concerto” perché due mamme si avvicinano verso di noi dicendo: “meno male che siete arrivati”!!!!!.... aspettavano di finire i prelievi e i bambini davano segni di insofferenza. Si parte con operazione palloncini, spade, fiori, cagnolini, smile, qualche piccolo regalino, l’aria diventa di festa e con Arancina possiamo iniziare anche a parlare un po’ con loro. Mi ero ripromesso di non farlo, ma dopo qualche magia e interazione con altri bambini e i genitori, il pubblico a gran voce chiede la famosa danza greca  di Arancina e quando il pubblico chiede le grandi artiste non si possono esimere: lo show di Arancina permette di coinvolgere nel buon umore anche altri pazienti e questa è cosa buona. Arancina ringrazia Pasticca per la sudate e uscendo rincontriamo i bambini dell’inizio e facciamo una breve sosta al bar per una ricarica di ACE: il caldo è veramente asfissiante il mio pensiero va a Onda che la fuori sta tagliando l’erba sotto il sole per prendersi cura del giardino.

Dirigendoci  verso dialisi seminiamo un po’ di note nel corridoio e non appena entrati il caro amico – paziente napoletano ci attende con un “era l’ora, ma dove eravate finiti? Cosa si canta? Cosa si fa?” e questo mi sembra un bel riconoscimento della positività di quanto facciamo. In generale, non solo in questa stanza, la situazione in dialisi non è delle migliori, molti pazienti con la pressione sotto i piedi, chi si è ripreso da poco da qualche malanno, chi ha dei dolorosissimi crampi alle gambe, chi si è operato, a volte dobbiamo uscire di stanza per una piccola emergenza. Il caldo si fa sentire soprattutto per loro. Ci soffermiamo a parlare con chi ne ha bisogno, qualche magia per deviare il pensiero verso un sorriso e un po’ di stupore, note e ritornelli in qua e la e non nego una certa stanchezza che ci costringe a  un’altra breve sosta al bar per riprenderci un po’ e reidratarsi: non possiamo prenderci cura degli altri se non siamo nelle condizioni migliori e io sono un po’ preoccupato per l’impegno del primo pomeriggio con “la festa dei sognatori svegli”, il primo incontro con i pazienti o ex pazienti di psichiatria che terremo a Bagno a Ripoli, un altro nuovo seme del nostro percorso e del supporto che M’illumino cerca di dare alle strutture dell’ospedale.

Entriamo nel reparto di psichiatria e dopo l’OK a procedere da parte del personale ci fermiamo nella prima stanza dove una signora che sta leggendo un nostro libro dello scambio di copia. Ha voglia di parlare e noi ci fermiamo con lei: le piace molto la musica ma dice che quella di ora non la capisce e che quella di un tempo gli provoca emozioni negative e quindi la chitarra rimane riposta. Si avvicina un’altra signora molto colorata che non ha bisogno di inviti e insistenza per parlare, è un fiume in piena: a un certo punto esce dalla stanza dicendo che ha lasciato una borsa in terrazza ma in realtà si dirige verso il tavolo e porta via le mie borse delle magie e degli spartiti: breve inseguimento e lei un po’ confusa e scusandosi me le rende. Con la scusa di un peo di sigaretta ci dirigiamo verso il terrazzo per continuare le chiacchere e troviamo anche G.: ci fa un buon effetto e la ritroveremo anche dopo alla festa. E’ “presente”, anche quando ha un piccolo sguardo sofferente e la speranza è che davvero trovi la strada perché ci sono le condizioni perché questo accada.

Suona la campana del pranzo mentre stiamo cantando una canzone e per avvicinarci ai tavoli intoniamo qualche strofa dei “Magnaccioni”: la signora della prima stanza canta sorridendo…. La musica non le  suscita più pensieri negativi.

Pasticca

24 giugno 2016

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