Terremoto



Sul pantano

dell’ipocrisia
di questi terremoti dell’anima
è ormai impossibile e inutile
camminare:
anche se ne trovassi la forza
le macerie schiaccerebbero
i sogni sotto il peso della loro viltà.

Pochi solai pericolanti
reggono ancora l’anima coi denti,
ma l’illusione è ormai poca cosa:
dietro quelle maschere di cemento
è inutile cercare ora una casa.

Né la forza per ricostruire,
né il pianto per nascondere;
solo questo vuoto di solidarietà
ed il freddo degli sguardi
ostili o
indifferenti.

Ad un tratto scivoli sugli ultimi ruderi
e finalmente mancherai a tutti:
non potrai più essere
“palloso”...

dicembre 1980







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