Il cielo di Gaza
Perdonate questa condivisione, ma quando incontro queste "tracce" e testimonianze degli amici gazawi e palestinesi con cui abbiamo lavorato assieme per me non ci è facile elaborare il misto di rabbia, emozione, commozione. Così provo a elaborarle condividendola.
Questo è علاء مقداد (Alloush), uno dei clown con cui abbiamo lavorato nell'Ospedale che non c'è più, perché distrutto per stanare i "terroristi". La sua altezza ne fa un grande uomo, la sua forza ne fa un gigante. Ad Alloush è nato un figlio un mese dopo il 7 ottobre, costretto a scappare al sud, al sud, al sud... al sud, fino a dove il sud non c'è più e si arriva al muro del mare.
Questo è quello che scrive oggi con lo sguardo rivolto al cielo dopo che avrà cercato di prendersi cura dei suo figli, della sua famiglia e strappare un sorriso ai bambini che cercano di sopravvivere in mezzo alle "nostre macerie umane".
Noi nel frattempo vivremo le nostre ansie in mezzo alle lucine lampeggianti dei centri commerciali.
"Pioggia
Freddo
Ci stiamo spostando
Tende
Fame
Oh Dio,
non lo so
Come sistemare queste parole
E non riesco a rimettermi insieme
Tutta questa oppressione in una linea... "
💔😔 #Zio_Aloush, Gaza, 25 novembre 2924
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