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Call on governments and local authorities in order to promote it and to subscribe

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TO UNITED NATIONS SECURITY COUNCIL TO THE PRESIDENT OF EUROPEAN PARLIAMENT TO THE ITALIAN PRIME MINISTER TO REGIONAL GOVERNMENTS TO PRESIDENTS OF METROPOLITAN AREAS TO MAYORS TO ALL ASSOCIATIONS THAT WORK IN SOLIDARITY 'AND IN THE PROTECTION OF HUMAN RIGHTS La Guera, Refugee Camps, March 31st 2016 We are volunteers and aid workers from different associations, organizations and nationalities visiting the Sahrawi refugee camps in the Algerian desert. After so many years of activity in the defense of self-determination and independence of the Saharawi people and in fundraising for humanitarian purposes in their favor, we have seen the possibility of a return to arms. Many of them are young people who, tired of not seeing and not having chances for their future, in the absence of response from the international diplomacy, push forward so that the Saharawi Republic will consider concluded the dialogue for the implementation of the referendum. The actio

Razza di deficienti!

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Naron, dell’antichissima razza di Rigel, era il quarto della sua razza a tenere i registri di tutte le galassie. Aveva il libro grande, con l’elenco delle moltissime razze di tutte le galassie che avevano sviluppato una forma d’intelligenza, e quello, notevolmente più piccolo, nel quale erano registrate tutte le razze che, raggiungendo la maturità, venivano giudicate adatte a far parte della Federazione delle Galassie. Nel registro grande erano stati cancellati molti nomi: erano i nomi di popoli che, per una ragione o per l’altra, per sfortuna o incapacità erano scomparsi. Sfortuna, difetti biofisici o biochimici, squilibri sociali avevano preteso il loro pedaggio. In compenso, nessun nome era stato cancellato dal libro piccolo. Naron, grande e incredibilmente vecchio, guardò il messaggero che si stava avvicinando. “Naron! Immenso e Unico!” disse il messaggero. “Va bene, va bene, cosa c’e’? Lascia perdere il cerimoniale.” Rispose Naron facendo fretta come fosse un po’ infastidi

Volti e luoghi Saharawi 2015

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Assdsdsqwwewasss

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Semi di naso rosso nel deserto... continua..... Lo so, molti penseranno che il titolo è scritto a caso, ma mai come questa volta il titolo è pieno di significato. E' vero, non molti potranno capirlo, ma chi si metterà in ascolto, chi cercherà di conoscere e approfondire, chi sceglierà di ascoltare un concerto di ragazzi "diversamente abili" (perché questa è la definizione giusta, come noi possiamo definirci dei "diversamente disabili") potrà forse provare le medesime emozioni e incontrare, come per caso, questo titolo e quindi capirne il significato. Questo "guazzebuglio", come direbbe Merlino, per spiegare e unire due emozioni legate al prossimo viaggio nel deserto, nei campi profughi Saharawi e l'incontro con dei ragazzi "diversamente abili" che ti emozionano con le loro note ed i loro ritmi. Sì perché le nostre storie, le nostre vite, i nostri percorsi si intrecciano, non sono solo bianco o  nero, destra o sinistra, lavoro o

Maschere

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NEL 1981 ERO UN RAGAZZINO MA VEDENDO QUESTO VIDEO E LE TANTE NOTIZIE SIMILI MI SENTO ANCORA IN LINEA CON I PENSIERI DI QUELL'ADOLESCENTE.....  DA QUI E' NATA LA FRASE "FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE"?.... IO NON SCENDO MA L'INDIFFERENZA E' FORSE LA MALATTIA PIU' GRAVE DI QUESTO SECOLO, NON CI INDIGNANO PIU' DI NULLA, CI FACCIAMO PASSARE SOPRA TUTTO.... UN PO' COME LA COTTURA LENTA DELLA RANA....   CRITICHIAMO TANTO I NOSTRI RAGAZZI CHE STANNO TROPPO TEMPO DAVANTI LA PLAYSTATION E POI ASSISTIAMO AL NOSTRO QUOTIDIANO COME FANNO LORO DI FRONTE AL VIDEOGIOCO....  MA NON E' UN VIDEOGIOCO.....   Passeggiavo per le vie del centro quando vidi un uomo senza naso; lì per lì, stupito, pensai ad una malformazione, a un incidente, ma ... rimasi ancor più interdetto quando notai che non aveva neppure le fessure delle narici! Confesso che mi veniva anche da ridere e mentre gli passavo accanto e trattenni uno starnuto nel timore di

8 marzo

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Donna mare, donna cielo, donna vento, donna silenzio, donna profumo, donna fertile terreno… … a te: alla donna che sa regalare una carezza, alla donna che sa piangere di felicità   Paolo, 8 marzo 2002

Ora che te ne vai

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Ora che te ne vai non restano che le orme. Ora che te ne vai tutto è dentro al cuore: dalla speranza alla paura, dalla attesa alla emozione, dall’abbraccio negato a quello sulle labbra. Ora che te ne vai tutto resta uguale e niente tornerà. Ora che te ne vai è freddo sulla porta socchiusa. Resta ancora qui indugia avvolta in questa coperta ancora un po’ e lascia che si spenga il calore del camino. Paolo

Agnese viaggia con me

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Agnese viaggia con me, ogni volta che amo, viaggia con me. Nelle fatiche e nelle sorprese di ogni giorno, negli abbracci donati e in quelli negati, nelle parole incontrate o mentite, quando l’indifferenza ci avvolge attorno e i volti diventano maschere senza espressione, Agnese si incammina con me. Quando i colori si fanno intensi fino a sprigionarne i loro profumi Agnese è pura luce degli occhi e posso perdermi senza pensare alla fatica... Ogni volta che incontro uno sprazzo di affetto, un sorriso sincero, Agnese mi prende la mano e il sentiero si fa dolce, passo dopo passo e la dove il sole si perde, nascerà.  26 aprile 2013

Il viaggio e l'abbraccio della foglia...

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Mi sento. come una foglia, una foglia che si è lasciata andare dai rami sicuri di un albero e che si è fatta trasportare dal vento per atterrare  su un  piccolo torrente. La vita è un po’ così, devi scegliere di staccarti ad un certo momento, di andare, di “volare” e incamminarti, ma il percorso non lo conosci quando decidi: puoi porti una meta, desiderare una direzione, ma sarà quella che saprai scegliere all'interno del letto del fiume, dipenderà dalla tua volontà, dalla tua ricerca ma anche dalla accettazione di ciò che il fiume ti proporrà. Così vieni trasportato dalle acque di questa strana, meravigliosa e  dolorosa   avventura che è la vita. A volte il percorso è dolce, il paesaggio affascinante, altre l’acqua si fa fredda ed agitata, gli spruzzi gelidi o  ti trovi a saltare nel buio dalle cascate, la cui ampiezza sarà alla fine quella che percepisci tu. Molto spesso ti rialzerai e continuerai il viaggio, soprattutto se continuerà la tua voglia e la tua ricerca. 

La gente che mi piace

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Mi piace la gente che vibra, che non devi continuamente sollecitare e alla quale non c'è bisogno di dire cosa fare perché sa quello che bisogna fare e lo fa in meno tempo di quanto sperato. Mi piace la gente che sa misurare le conseguenze delle proprie azioni, la gente che non lascia le soluzioni al caso. Mi piace la gente giusta e rigorosa, sia con gli altri che con se stessa, purché non perda di vista che siamo umani e che possiamo sbagliare. Mi piace la gente che pensa che il lavoro in equipe, fra amici, è più produttivo dei caotici sforzi individuali. Mi piace la gente che conosce l'importanza dell'allegria. Mi piace la gente sincera e franca, capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli. Mi piace la gente di buon senso, quella che non manda giù tutto, quella che non si vergogna di riconoscere che non sa qualcosa o si è sbagliata. Mi piace la gente che, nell'accettare i suoi errori, si sforza genuinamente di non ripeterli. Mi piace