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je suis handicapé....

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  je suis handicapé....     Una mano che sfiora il velluto con lo sguardo basso, scaldata da una   rara attenzione; un sorriso dall’accento strano che attraverso le lenti del gioco e della amicizia gli passano accanto. Lo stupore, l’affetto e l’attenzione avvolgono i disegni accompagnati dall’autorità di chi cammina nel “restare umani”: a volte lo sguardo è perso, altre vivace o sorridente, ma sempre intriso di questa umanità profonda. Non toglietemi quell’abbraccio che non mi debilita nemmeno dopo tanti mesi passati chiusi in sé stessi: la mano si incontra e si stringe, come se la colla degli affetti fosse più forte di quella del cartone colorato. Gli smile a volte rigano il viso e sciolgono il trucco e il sorriso e la gioia sono di quelli veri perché sorretti su dolori, sofferenze e fatica che lasciano la loro impronta su ognuno di noi per poi volare sui fogli. Ci incamminiamo, mano nella mano, come se lo stupore non dovesse mai finire e non finirà, perché educato dalla verità.

Con un poco di zucchero la pillola va giù

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  “Con un poco di zucchero la pillola va giù e tutto brillerà di più”   Bello vedere un giovane medico che presta tanta attenzione alle procedure, i protocolli, ma anche al prendersi cura del bambino con tutte le attenzioni e senza forzare mai i propri interventi: questo dovrebbe essere la base della medicina, prendersi cura degli altri, non solo dando una medicina, facendo una puntura, ma con l’attenzione ai bisogni della persona che hai davanti, tanto di più se è un bambino. Allora è i più facile che scatti quella empatia, quel gioco di squadra, fra il personale sanitario, gli organizzatori, il personale scolastico e, perché no, un clown con il naso rosso sotto la mascherina, così da raggiungere quei risultati non solo quantitativi (il numero di tamponi effettuati) ma anche qualitativi (sarebbe bene che ai bambini rimanesse un ricordo gioioso e non traumatico di questa esperienza). E quando vedi sparire dal volto del bambino la paura, l’irrigidimento di una bizza e accendersi gli occ

L'allenamento, la preparazione, gli strumenti tecnici... la passione la volontà.

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Molti sanno che una delle mie passioni, purtroppo tralasciata negli ultimi anni per potermi dedicare alle attività di volontariato e clown (e anche il lavoro), è la bicicletta: sia su strada che MTB , ma principalmente la seconda, che permette di respirare l'area dei boschi, passare per luoghi che solo con lunghe camminate a piedi potremmo vedere, odorare le strade bianche, il profumo del muschio... Non sono mai stato un grande sportivo, ma trovo la bicicletta un ottimo modo per unire l'attività fisica, alla bellezza e la cura dell'anima. Trovo che abbia anche un ottimo ruolo pedagogico : ti insegna ad allenarti e prepararti per raggiungere l'obiettivo, ti aiuta a capire l'importanza del "mezzo" (lo "strumento", la tecnologia), a studiare i percorsi, così come a lasciarti andare alla "scoperta", ... a non mollare quando sembra che sia impossibile "arrivare in cima", così come aver coscienza dei propri limiti. Ma la cosa import

Maschere cieche

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Passeggiavo per le vie del centro quando vidi un uomo senza naso; lì per lì, stupito, pensai ad una malformazione, a un incidente, ma ... rimasi ancor più interdetto quando notai che non aveva neppure le fessure delle narici! Confesso che mi veniva anche da ridere e mentre gli passavo accanto e trattenni uno starnuto nel timore di poterlo offendere! Il fatto non mi colpì più di tanto e non mi sarebbe certamente tornato in mente, se di lì a qualche giorno non avessi incontrato un ragazzo ed una ragazza senza naso e senza orecchie! “Ma che scherzi sono questi”! - pensai quasi indispettito - “deve esserci certamente una spiegazione, magari qualche trucco per un nuovo lancio pubblicitario!... Mah?!...”. La cosa che più mi stupì fu che questi due ragazzi parlavano fra di loro,... sembravano parlare... e lei teneva fra le dita un piccolo boccio di rosa che di tanto in tanto avvicinava al viso come per annusarlo! Forse si capivano dal movimento delle labbra!?... o sapevano e intuivano quell

Nasi Rossi in Concerto

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29 febbraio 2020 Nasi rossi in concerto Teatro comunale Niccolini San Casciano “Nasi rossi in concerto” racconta l’incontro - scontro fra due clown “diversamente musicisti” che, a partire dai loro fallimenti artistici, vogliono cogliere al volo l’occasione di un concerto per duo, dovendo alla fine decidere di sopportarsi a vicenda per non perdere l'occasione. A partire dalle velleità canore del bianco e delle strampalate esibizioni polistrumentiste dell’augusto, attraverso il gioco, le continue gag e le peripezie non solo sonore, veniamo trasportati nelle stanze del sorriso, non senza qualche momento poetico e sul senso stesso del naso rosso.   Evento per raccolta fondi “ Una gamba per Yuri ” Con Clown Pasticca e Caramella, Sceneggiatura: Paolo Mazzinghi Regia: Mirko Risaliti / Paolo Mazzinghi

Emozioni clown del raduno ABC 2015

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La mia valigia di emozioni......... Potrebbe sembrare banale, ma non è proprio così, questa è veramente l'emozione più grande da quando faccio il clown. Mi sono reso conto che è così perché non è mai successo che in due giorni sia riuscito a ricordare il nome di tutti i ragazzi che ho conosciuto, compreso anche quasi tutti quelli dei loro genitori!!! Sono solo un paio di ore che sono tornato a casa, ma una vocina mi dice che è giusto che io condivida le emozioni che mi stanno facendo scoppiare il cuore con tutti i miei amici che mi leggono. Due giorni di totale dedizione, a dei ragazzini affetti da questa malattia fino a poco tempo fa a me totalmente sconosciuta, la Cri Du Chat. Voglio partire con Timmy, un ragazzone di un metro e ottanta,il primo a stringermi con un abbraccio mozzafiato, il primo a saper cogliere il mio punto debole. L'atrio è enorme, in questa villa nelle colline di San Casciano Val di Pesa. Il mio sguardo è come quello di un bimbo impaurito, piano piano ar

Camminando con Yuri

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Raccolta Fondi a favore di una buona causa: Yuri Yuri ha 31 anni, nel 2007 scopre di avere un tumore alla gamba sinistra: chemioterapia, intervento chirurgico per mettere una protesi interna, di nuovo chemioterapie. Nel 2009 la prima metastasi al polmone e l’intervento di asportazione. Dal 2010 al 2012 sono comparse altre metastasi alla scapola destra e poi alla gamba destra: ancora interventi e tante chemio e radioterapie. Nel 2013 dopo 9 interventi chirurgici e dopo 26 cicli di chemioterapie e radioterapie, l’amputazione della gamba destra con le conseguenti difficoltà di deambulazione. L’attuale protesi base, molto rigida, gli crea tanti problemi, dolori (arto invisibile) e limitazioni nei piccoli gesti quotidiani come camminare e sedere. Il suo sogno è quello di comprare una protesi elettronica in modo da poter vivere con più normalità e autonomia il quotidiano. Vi chiediamo così di aiutare Yuri ad acquistare la protesi elettronica del costo di circa 80.000€: q uesto obiettiv

La fiamma di Gomel - 2015

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Lentamente , mentre alcune strisce dell’autostrada scompaiono lasciando il posto al pensiero degli incontri e alla stanchezza, facciamo fagotto dei nostri bagagli, dei nostri pensieri e dei residui nel cuore e ci perdiamo in queste strade dentro di noi. Le note ci uniscono e creano il contatto con quegli occhi spersi, a volte sorridenti nonostante tutto, e le mani fanno cosi meno fatica ad incontrarsi ed accarezzarsi. E’ come un ballo che cambia tempo ed armonia continuamente ed è bello che queste danze spesso ci avvicinino non solo con i bambini… La fatica più grande la portiamo con noi perché ogni altra viene ripagata senza nulla chiedere … Ripassiamo sul terreno arato nel tempo e scopriamo i fiori e le piante cresciuti dalle carezze passate, e incontriamo nuovi terreni, spesso inaspettati, meravigliosamente bisognosi di cure ma incredibilmente accoglienti e pieni di colori. A volte  non sembra di meritar

Gaza, Palestina, maggio 2017

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"...se siamo nati per diventare adulti come tutti gli altri, le idee precostituite si dispongono facilmente nella nostra testa, a mano mano che si cresce. Ma se noi siamo nati per svolgere un lavoro particolare, che richiede di osservare bene il mondo che ci circonda, le cose non sono più così facili. Le idee precostituite si rifiutano di rimanere nella nostra testa..." (M.Druon) Al secondo giorno di missione già sembra aver vissuto un'altra vita, un bagaglio di nuove esperienze, incontri, emozioni, conoscenze come se fossero stati 5-6 anni della vita quotidiana normale. La stanchezza é tanta, anche se le persone attorno mi chiedono "ma non ti fermi mai"? "Facciamo una pausa"?...... anche quelli che hanno 20-30 anni meno di me. Ma io seppur non voglio strafare e voglio stare bene, non voglio buttare via nulla, non voglio sprecare tempo. Ci pensa già la nostra società a farci correre tutti i giorni per molte cose di poca importanza e valore, qu

18 giugno 2017 primo turno a oncoematologia del Meyer con lo sguardo di Filippo

Sarei portato a dire qualcosa di personale su questo primo incontro assieme a Ivana a oncoematologia, ma capisco che non è questo il luogo.  Certo posso dire che entrare in reparto con questo ruolo dopo le esperienze passate con tanti ragazzi non è passato inosservato al mio cuore. La vicinanza di Anna e Antonio nell’accompagnarci in questa prima avventura è stato fondamentale e ha dato sicurezza e tranquillità. Dopo alcuni primi incontri e  giochi con i palloncini nella sale di aspetto antistanti, va detto che l’inizio non è stato dei più facili in quanto, a nostra insaputa, oggi in reparto era previsto uno spettacolo organizzato da alcune associazioni, per cui i bambini erano presi da questa iniziativa. Ci siamo dedicati con Ivana a intrattenere un po’ di bambini nell’attesa e poi abbiamo dovuto lasciare il campo a questa iniziativa. Come spesso succede, in una situazione che sembrava chiusa e che rendesse inutile la nostra presenza ecco arrivare Anna che ci presenta le nece